top of page
Cerca
Immagine del redattorePaola Dei Medici

Troppo vicini o troppo lontani? La giusta distanza


"In una fredda giornata d’inverno, i membri di una comunità di porcospini si stringevano vicinissimi, per difendersi dal freddo con il reciproco calore. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse così ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li indusse ancora a riavvicinarsi, si ripetè quell'altro malanno;


vennero così sballottati di nuovo fra i due mali, finchè non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione ".

L’apologo di Schopenhauer sembra calzante per ogni tipo di relazione che oggi si instaura fra due persone in qualsiasi ambito,nella politica, nel

lavoro, negli affari, nell’amicizia e nelle relazioni sentimentali. In quest'ultime, in particolar modo, alle volte si cerca l'altro per vincere il freddo della propria solitudine.

Spesso le persone credono che pervalutare come “buona e soddisfacente” una relazione sia necessario stare vicini vicini. In realtà, come ci dimostra la metafora dei due porcospini, non è sempre così, anzi, forse, non lo è mai.

Come ci insegnano i porcospini di Schopenhauer, per star bene c'è bisogno di trovare un equilibrio: vicini quanto basta al fine di non avere freddo, e contemporaneamente lontani quanto basta per non rischiare di pungersi reciprocamente coi propri aculei.

Questa dei porcospini, è una metafora perfetta della vita sentimentale di noi esseri umani, dibattuti costantemente fra la paura del coinvolgimento, il timore di ferirsi e il bisogno intenso di calore e riconoscimento.

Indecisi tra il calore e il gelo, tra la fiducia e la sfiducia reciproche, non volendo o non potendo togliere gli aculei (o intimoriti dall’idea che un’eventuale perdita delle difese ci renda ulteriormente vulnerabili), spesso ci accontentiamo di rapporti tiepidi, ma spesso insoddisfacenti.

Trovare il giusto equilibrio non è cosa semplice. Fondamentale è poter cominciare a riflettere su ciò che ci lega agli altri: un bisogno reciprocamente sentito, o, al contrario, un bisogno unilaterale, intimo che parla di noi stessi più che della relazione?

Riuscire a scoprire il perchè desideriamo tanto una relazione, anche se spesso siamo consapevoli che quella relazione ci fa male, è il passo più complesso, che necessita di grande coraggio per ammettere, talvolta, l’inammissibile.

Una volta fatto questo passo però, la strada sarà tutta in discesa!

"Magicamente" si impara a relazionarsi agli altri nel rispetto dei desideri e dei bisogni reciproci, secondo un pacifico equilibrio, che è la "giusta posizione" dei porcospini. Inizieremo, così, a ricercare gli altri secondo modalità reciprocamente accettate ed accettabili, riceveremo probabilmente meno rifiuti e, per chiudere il cerchio, il nostro livello di ansia e di paura diminuirà notevolmente, vedendoci finalmente coinvolti in una relazione rilassata e reciprocamente vissuta come soddisfacente.


77 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page